mercoledì 8 luglio 2015

Saldi estivi: i soliti accorgimenti per i consumatori

Sabato 4 luglio sono iniziati i saldi estivi: il periodo di 60 giorni utile per fare acquisti scontati. Quest'anno, secondo il settore studi di Confccommercio, le famiglie italiane spenderanno in media 230 € per comprare abbigliamento e calzature, una stima di 100 € pro-capite, pari ad un ammontare complessivo di 3,6 mld €. Ridimensionate invece le stime di spesa dei consumatori per il Codacons che le calcola intorno ai 67 € pro-capite, 108 € secondo uno studio di Federconsumatori. Tutti gli operatori del settore (e noi con loro) si augurano una forte ripresa dei consumi calati negli ultimi due anni.
La merce offerta in prezzo di saldo deve essere facilmente riconoscibile dal consumatore e fisicamente separata da quella in vendita a prezzo pieno, per scongiurare ogni minimo tranello. Il cartellino del prezzo dovrà riportare il costo originario del bene e la percentuale di sconto applicata, resta facoltà del venditore riportare anche il prezzo ribassato. Venditore che dovrà altresì garantire la conformità della merce acquistata: ovvero che sia (per semplificare) priva di vizi e difetti. Questo è l'unico caso in cui il consumatore avrà diritto alla riparazione o sostituzione del bene difettoso, cambi per sbagli di misure, colore, fantasia ecc... non obbligano in alcun modo il commerciante, che solo per puro spirito commerciale (vedi alla voce fidelizzazione del cliente) potrà essere disposto a cambiare la taglia, colore della gonna acquistata od il numero dei sandali tanto desiderati.
Segnalazioni di scorrette pratiche commerciali potranno essere rivolte al settore annonaria della Polizia Locale del Comune in cui si è svolto l'acquisto.
Siamo sempre a disposizione per ogni eventualità e buoni affari.