mercoledì 15 luglio 2015

Mutui: tassi Euribor; Irs e BCE

Il mutuo, come tutti noi sappiamo, è il prestito della vita. È il finanziamento cardine per ogni nucleo familiare che viene generalmente avviato per l'acquisto della prima casa e che rappresenta il punto di partenza per la costruzione di una nuova cellula sociale. Ha una durata variabile tra un minimo di 5 anni ed un massimo che in alcuni casi può raggiungere anche i 40, i valori medi tuttavia si aggirano intorno ai vent'anni. Il piano di ammortamento, ovvero la modalità con cui verranno rimborsate e calcolate le rate a restituzione del prestito, si suddivide in due principali categorie: a tasso fisso e variabile. Il primo utilizza nel calcolo l'Eurirs detto anche Irs (è un tasso interbancario calcolato e pubblicato dalla Federazione Bancaria Europea), il cui valore di confronto è frequentemente l'Irs 20 (ovvero il tasso impiegato nei mutui con durata ventennale), che ha raggiunto il valore minimo storico il 27 aprile 2015 registrando il tasso di 0,78% e che ora è in rapida ascesa essendosi già attestato a 1,76% nella rilevazione di lunedì 13 luglio 2015. Si ricordi, per un rapido raffronto, che tra la fine del 2007 e l'intero 2008, in piena crisi dei tassi d'interesse scoppiata con il fallimento della banca Lehman Brothers e culminata con la totale sfiducia interbancaria, i valori di questo parametro restarono intorno al 5%, con il conseguente e facilmente intuibile aggravio dei costi per le famiglie che decidevano allora di affacciarsi sul mercato del credito. Il tasso variabile è invece rappresentato dall'Euribor (determinato e pubblicato giornalmente dalla solita FBE) che viene calcolato su base mensile, trimestrale o semestrale. È questo (quello ad un mese) che registra attualmente le migliori sorprese per i consumatori: è dalla fine di agosto 2012 che si mantiene su valori prossimi allo zero ed è sceso in territorio negativo alla metà di aprile 2015, accompagnato dai positivi risvolti incassati dai consumatori attivi in questo segmento del mercato creditizio. Il tasso BCE è quello fissato dalla Banca Centrale Europea negli incontri periodici del board guidato da Mario Draghi ed è una forma di mutuo a tasso variabile con un maggiore grado di stabilità periodica dell'indice di riferimento, attualmente il suo valore ricalca molto fedelmente quello dell'Euribor: si trova anch'esso su valori nulli. Alcuni osservatori prevedono che un tale andamento dei tassi d'interesse sarà mantenuto fino al 2020. La surroga, la possibilità di cambiare tipologia di mutuo (da fisso a variabile e viceversa), insieme alla rinegoziazione saranno oggetto di un prossimo post. Per tutte le informazioni specifiche su ogni singolo caso e per ottenere una consulenza personalizzata, è necessario fissare l'appuntamento durante lo sportello settimanale, prenotati allo 039 8943448.