mercoledì 25 febbraio 2015

Il vino in etichetta: DOCG e DOC


“il vino è il prodotto della fermentazione alcolica operata dai lieviti presenti sulla buccia dell'acino, è una bevanda antichissima e tra i suoi numerossimi componenti ve ne sono di minori, se assunti in piccole quantità, che svolgono azioni positive sul nostro organismo: stimolano la digestione; la diuresi; abbassano il colesterolo; riducono l'invecchiamento cellulare, l'alcol etilico presente fluidifica il sangue, favorisce la prevenzione di malattie cardiovascolari e può fungere da parziale antidepressivo donando gioia all'organismo […] Nel 2013 (fonte Istat) sono stati prodotti 48 mln di ettolitri di cui il 36% rappresentato da produzioni Doc e Docg, il consumo procapite apparente è stato di 34 litri e le principali regioni produttrici sono risultate il Veneto e l'Emilia Romagna. Le produzioni di Origine Controllata e Garantita sono le denominazioni specifiche utilizzate dall'Italia per indicare le denominazioni di origine protetta (Dop) disciplinate dal Regolamento Europeo 1234/2007 (l'Italia conta ben 523 vini riconosciuti - consulta la E-Bacchus: il database europeo). Le produzioni vitivinicole che vogliano forgiarsi di questo marchio di qualità, devono produrre secondo standard disciplinati dai Consorzi di Tutela volontari a cui il Ministero delle Politiche Agricole riconosce anche poteri di vigilanza, ne sono censiti 92 variamente distribuiti tra le diverse regioni italiane. Per la Lombardia per esempio possiamo citare: il Consorzio Tutela Vini dell'Oltrepò Pavese; quello del Franciacorta; dei Vini di Valtellina e quello del San Colombano al Lambro: l'unico vino Doc di Milano. Tipicamente le bottiglie dei vini tutelati sono riconoscibili dalla presenza delle immancabili “fascette” realizzate dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (contenenti il logo, la denominazione ecc... della docg) e sono distribuite ai consorziati dalle Camere di Commercio o su delega, dai consorzi stessi. L'apposizione della fascetta sulla bottiglia deve essere tale da poterne riscontrare l'avvenuta apertura. Sulle etichette devono inoltre trovare posto l'indicazione dell'imbottigliatore mediante l'utilizzo di espressioni quali: imbottigliato dall'azienda agricola... imbottiggliato all'origine dalla cantina sociale... imbottigliato nella zona di produzione... imbottigliato dal viticoltore... la dicitura integralmente prodotto può essere usata solo se il vino è ottenuto da uve raccolte nei vigneti di pertinenza dell'azienda e vinificate dalla stessa. Perciò occhio all'etichetta e bevete con moderazione, il vino è il gusto dei territori.